Gigi Proietti uno dei più grandi attori comici italiani disse: “chi non sa ridere mi insospettisce!”
Davvero impossibile non ridere sui pregi e difetti dell’Italia e degli italiani, raccontati dalla commedia How to survive in Italy, interamente in inglese per turisti e non, domenica 26 marzo a Roma.
Prenditi una pausa dalle visite guidate e dalle lunghe camminate in centro per fare una scorta di buon umore. Potrai assaggiare vini pregiati locali, in un questo evento esclusivo Cittando Original “How To Survive in ITALY”, uno spettacolo comico ideato pensando ai visitatori per la prima volta a Roma e ai visitatori di lingua inglese.
Usando umorismo e battute, questo spettacolo presenta le contraddizioni del popolo italiano e fornisce un modo perfetto per contrastare la folla del centro storico di Roma.
L’evento organizzato dalla piattaforma digitale di divulgazione eventi Cittando, avrà luogo all’interno del teatro Tordinona, uno dei teatri storici del centro della città eterna Roma, che attraverso varie storie e riedificazioni dal 1671 giunge ai nostri giorni.
Lo spettacolo è 100% in inglese, include una degustazione di vini pre-spettacolo (Casale del Giglio) e stuzzichini.
Scopri la cultura italiana da una prospettiva locale.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/03/surviveitaly.jpg446669adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-03-25 11:50:542023-03-25 11:50:54How to Survive in ITALY - comedy show a Roma
Immaginate un magico concerto sulle onde del piano come pausa rigenerante da lunghe camminate turistiche su e giù per la città.
Tutto questo è davvero possibile grazie allo straordinario evento (26 marzo a Roma), organizzato dalla piattaforma digitale di divulgazione eventi Cittando, all’interno della cornice del teatro Tordinona, uno dei più storici del centro, che dalla prima inaugurazione del 1671 attraverso varie riedificazioni giunge sino ad oggi.
Il concerto per pianoforte vedrà protagonista la pianista prodigio Vera Cecino, pianista emergente vincitrice della competizione internazionale Chopin Roma 2022.
Il programma concertistico sarà accompagnato da una speciale degustazione di vini selezionati dalla cantina Casale del Giglio (importantissima realtà dell’Agro pontino, a sud di Roma nella Regione Lazio).
Musica e vino una perfetta armonia italiana nel cuore di Roma targata Cittando.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/03/IMG_1637.jpeg681960adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-03-25 11:16:252023-03-25 11:16:42Unwined Roma - Concerto pianoforte con degustazione vini
Il comune di Novafeltria – situato al centro della media Valle del Marecchia (33km da Rimini e 22km da San Marino), nonostante sia nato ufficialmente solo nel 1907, ha in realtà origini remote: un primo nucleo di persone si stabilirono qui già attorno all’anno 1000.
E’ per questo che questo piccolo comune accoglie testimonianze di storia, cultura e architettura di periodi storici diversi, dal Medioevo al contemporaneo. Ecco una breve guida per scoprire tutte le cose da fare per una gita perfetta:
Teatro Sociale
Il Teatro Sociale di Novafeltria è il teatro più grande della Valle del Marecchia. Oltre ad ospitare interessanti stagioni teatrali e musicali, il teatro è un’attrazione in sé: la sua costruzione risale a prima del 1700 ed è un esempio di architettura e arredo liberty e art decò.
Museo Storico Sulphur
Questo museo è unico nel suo genere: possiamo definirlo un museo di archeologia industriale, che ospita e ricostruisce sistemi e strumenti di produzione dei secoli scorsi. In particolare, nelle sale del museo vengono approfondite la mineralogia, la geologia, e l’attività mineraria che per secoli si è svolta a Perticara.
Pista Ciclabile del Fiume Marecchia
La Pista Ciclabile del Fiume Marecchia unisce Rimini a Novafeltria (e viceversa). La pista segue sostanzialmente tutto il corso del fiume il quale sfocia poco a nord di Marina Centro, un quartiere romagnolo che si affaccia sul mare e che è un vero e proprio polo turistico, soprattutto d’estate.
Il percorso parte addirittura dalla Toscana e si snoda all’interno della Valle del Marecchia attraversando bellezze naturali e borghi storici.
Skypark
Non solo storia e cultura a Novafeltria: lo Skypark è un parco immerso nella natura in cui grandi e piccini possono praticare tiro con l’arco, arrampicata, skateboard, sky jump e cimentarsi in tante altre avventure.
Borghi di Novafeltria
Novafeltria ospita numerosi borghi storici che vale la pena visitare. In questi luoghi si viene trasportati indietro nel tempo e una semplice passeggiata può regalare emozioni suggestive e interessanti scoperte storiche, culturali e culinarie.
Borgo di Ca’ Rosello
Questo borgo, che prende il nome da un’antica casata, i Rosselli, che viveva in paese, è rimasto sostanzialmente immutato nel corso dei secoli. Insieme ad insediamenti più piccoli, formava il paese di Secchiano Marecchia del quale, oggi, resta solo la piccola corte conosciuta come Borgo di Ca’ Rosello, che vanta un pozzo storico e una piccola chiesa che risale al 1855.
Borgo di Miniera
Il Borgo di Miniera nasce nel corso del 1700. Il nucleo nacque per accogliere i lavoratori impegnati nelle ricerche minerarie nelle aree vicine.
Borgo di Perticara
Il Borgo di Perticara si trova alle pendici del Monte Aquilone, a 650 metri di altitudine. Questo Borgo è completamente immerso nella natura e si trova ad un crocevia di numerosi sentieri frequentati da escursionisti.
Borgo di Sartiano
Il Borgo di Sartiano ospita un antico castello, una chiesa che risale al XVI secolo e l’Oratorio di San Biagio dove, secondo la tradizione, il 3 febbraio di ogni anno si benedice il pane da consumare contro il mal di gola.
Borgo di Torricella
Il Borgo di Torricella è un borgo antico: sappiamo che fu abitato sin dalla preistoria.
Borgo di Uffogliano
Anche il Borgo di Uffogliano è un borgo antico risalente addirittura all’età del bronzo.
Palazzi storici vicino a Novafeltria
Durante la tua visita a Novafeltria, poi, non lasciarti sfuggire una tappa agli interessanti palazzi storici. I più importanti sono:
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/03/novafeltria-img_3107novafeltria.jpg666999adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-03-13 16:53:212023-04-19 00:18:47Cose da fare a Novafeltria (RN)
Casteldelci è un minuscolo borgo romagnolo, in provincia di Rimini, che conta 375 abitanti. La particolarità di questo piccolo comune è che si trova proprio sul punto di intersezione tra Marche, Toscana, Umbria, e Romagna.
Le dimensioni di questo paesino non devono però trarre in inganno: Casteldelci non è povero di punti di interesse, né di storia.
Per arrivare a Casteldelci si deve attraversare il Ponte Otto Martiri e proseguire in macchina lungo la strada che affianca il Marecchia. Si arriva così ai piedi del borgo; da qui, si può proseguire anche in macchina fino al centro storico, ma vale la pena proseguire a piedi, per immergersi in un’atmosfera d’altri tempi e non perdersi neanche una delle peculiarità di questo borgo caratteristico.
Ponte Vecchio
Se si sceglie il percorso a piedi, si dovrà presto attraversare Ponte Vecchio, il primo sito di interesse della zona. E’ un ponte antico che risale ad epoca romanica e che è costituito da un’unica arcata. Il primo incontro con la storia durante la visita a Casteldelci avviene proprio qui: il Ponte Vecchio fu attraversato da Uguccione della Faggiola, il quale scese da Casteldelci per andare a difendere gli ideali ghibellini in Toscana, contro i guelfi. Ad Uguccione Dante dedicò un canto dell’Inferno. E’ facile comprendere come Dante sia venuto a conoscenza dell’impresa del ghibellino; proprio qui, sul Monte della Faggiola, Dante soggiornò per un anno a partire dal maggio 1304. Ancora oggi sono visibili i resti delle mura entro le quali Dante soggiornò, ascoltò delle imprese di Uguccione e, chissà, iniziò a fantasticare su un particolare canto dell’Inferno. Non a caso, Dante iniziò la composizione della Divina Commedia nell’anno successivo al suo soggiorno sul Monte della Faggiola, nel 1306.
Le torri
Il borgo di Casteldelci sorge tra tre torri, quella di Gattara, la torre del Monte e la torre Campanaria. Collocato a mezzavalle, questo borgo aveva una posizione vantaggiosa rispetto ad eventuali attacchi. A proteggerlo, c’erano anche gli imponenti monti che lo circondano.
Il mare verde
Architettura e storia non sono le uniche attrazioni che rendono Casteldelci conosciuto in tutta Italia. La natura è anche protagonista, tanto che l’area che circonda il borgo è conosciuta come mare verde.
Alle spalle del borgo sorge il Monte Fumaiolo, dal quale sorge il fiume Tevere. Un’escursione su questo monte regala la possibilità di ammirare numerose sorgenti.
La casa-museo Sandro Colarieti
Nella casa-museo Sandro Colarieti sono conservate le testimonianze archeologiche che raccontano la storia di questa terra. Per la presenza di sorgenti e per la posizione vantaggiosa, questa zona ha ospitato tantissimi insediamenti diversi nel corso dei secoli, ciascuno dei quali ha lasciato la sua traccia. Gli oggetti custoditi alla casa-museo testimoniano che questa zona era abitata già dal Paleolitico.
Oltre alla storia antica, le nuove sezioni della casa-museo raccontano anche la storia più recente del territorio, con fotografie storiche, documenti e ricostruzioni.
Casteldelci è un piccolo angolo di Italia che vale la pena visitare: oltre ad essere un punto di intersezione tra quattro regioni è anche un crocevia di interessi culturali, storici e naturali.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/01/casteldelci800.jpeg534800adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-01-31 09:44:552023-01-31 09:44:55Cosa fare a Casteldelci (RN)
Lo sapevi che tra il 961 e il 963 la fortezza era la Capitale d’Italia? In questo periodo ultimo re del regno longobardo d’Italia, Berengario II, venne qui stretto d’assedio da Ottone I di Sassonia,
Umberto Eco definiva San Leo, un piccolo borgo in provincia di Rimini, la città più bella d’Italia. Il fascino di questo paese non era sicuramente dato dalle dimensioni o dalla densità di popolazione… lo stesso Eco dava questa definizione della città: “una Rocca e due Chiese.” Perché, oltre alle due chiese alla rocca, a San Leo c’è poco altro. Ma allora qual è l’attrazione di questo borgo romagnolo? Come mai accoglie centinaia di visitatori ogni mese, d’estate e d’inverno?
La principale attrazione di San Leo è proprio la rocca, conosciuta come Fortezza di San Leo, che conferisce a questo borgo un aspetto unico. La fortezza sorge su uno sperone calcareo, a un passo dal vuoto, in un punto che appare del tutto inaccessibile. Ai suoi piedi, sorge la città di San Leo, un piccolo borgo che si può visitare a piedi e che non scarseggia di punti di interesse: i palazzi nobiliari, la torre civica, la pieve di Santa Maria Assunta e il Duomo di San Leone sono tutti luoghi che vale la pena visitare.
A rendere la Fortezza di San Leo così interessante non è solo il suo aspetto o la sua logistica, ma anche la sua storia. Verità e leggenda si fondono nella storia di questa rocca: visitarla significa immergersi nel passato per riscoprire, come spesso accade, il presente.
La storia della Fortezza di San Leo
Il possente masso calcareo di San Leo costituisce di per sé una fortezza naturale sfruttata già in tempi remoti dai romani, che vi costruirono una fortificazione e utilizzarono il luogo come punto di difesa strategico. Durante il Medioevo, la fortezza venne contesa tra bizantini, goti e longobardi, finché, proprio sul finire del Medioevo canonico (durante il XV secolo), la rocca romana non era più in grado di sostenere una difesa contro gli eserciti e le armi moderne. Federico da Montefeltro (Montefeltro era allora il nome della città di San Leo) assegnò all’architetto Francesco di Giorgio Martini la ricostruzione della fortezza, la assunse allora l’aspetto imponente che possiamo ammirare oggi.
Anche dopo la fine del Medioevo e la ricostruzione della rocca, questo edificio venne conteso tra uomini di potere finché, nel 1631, sotto la reggenze dello Stato Pontificio, la Fortezza di San Leo venne adattata a carcere, ruolo che conservò per secoli, anche dopo l’Unità d’Italia.
Nel 1906, la rocca cessò di avere la funzione di carcere e ospitò, fino al 1914, una “compagnia di disciplina”. Dal 1914 in poi, la rocca è stata liberata da ogni funzione militare e ne è stato esaltato il valore culturale e artistico.
Oggi, la Fortezza di San Leo offre la possibilità di ammirare una struttura unica nel suo genere, un’architettura post-medievale e rinascimentale, e di immergersi nella storia del borgo di San Leo, le cui strade furono attraversate, tra gli altri, da San Francesco e Dante.
La fortezza è situata a San Leo (circa 30km da Rimini), è possibile visitarla nei weekend (sabato e domenica) dalle 10:00 alle 17:00; le visite infrasettimanali sono consentite solo a gruppi di almeno 15 persone e necessitano di prenotazione (Informazione Accoglienza Turistica di San Leo, Tel: 0541 916306).
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/01/fortezzasanleo-scaled.jpeg17072560adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-01-30 08:50:562023-01-31 09:49:22Scopri la Fortezza di San Leo nella Valmarecchia
Dopo due anni di stop a causa della pandemia, possiamo finalmente assistere a un ritorno gradito e a lungo atteso, quello del Carnevale di Santarcangelo.
L’evento si svolgerà domenica 19 febbraio e, come sempre, si snoderà per le vie del centro storico di Santarcangelo di Romagna (10km da Rimini, 20km da Cesena). Come al solito, è stata una squadra di volontari a dare vita e rendere possibile questa colorata tradizione. Alla vigilia dell’evento, l’assessore al Turismo Zangoli ha voluto ringraziare proprio tutti i volontari che hanno preso parte al progetto: come ogni anno, a loro va il merito della realizzazione di questa iniziativa, ma i ringraziamenti per questo 2023 sono stati speciali: il ritorno del Carnevale di Santarcangelo è un segnale di ripresa e resilienza, a lungo atteso, e accolto da tutta la popolazione.
Nel 2020, il Carnevale di Santarcangelo, con le sue musiche, i suoi colori e la sua allegria, era stato l’ultimo evento tenuto in città prima delle chiusure dovute alla pandemia. Col tempo, il ricordo si è tinto di note nostalgiche: quelle strade piene di gente, i colori, i balli e gli abbracci del Carnevale 2020 sembravano un saluto, un arrivederci appena prima di essere costretti a stare distanti l’uno dall’altro per ben due anni.
Dopo gli stop del 2021 e del 2022, quindi, il ritorno del Carnevale di Santarcangelo nel 2023 è un forte segnale di ritorno alla normalità: è come riprendere da dove ci eravamo lasciati, e farlo in grande stile, con colori, musiche, danze, e cortei di persone che sfilano per le vie del centro storico. Non mancheranno, poi, gli eventi più apprezzati dal pubblico, come la sfilata dei carri allegorici e la tradizionale lotteria di Carnevale.
Quella del 2023 sarà la 19° edizione del Carnevale di Santarcangelo e sarà organizzata, come ormai da tradizione, da un comitato di cui fanno parte la Pro Loco si Santarcangelo, Città Viva, e l’associazione GM Group, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale, nella figura dell’assessore al Turismo Emanuele Zangoli, ha più volte espresso l’orgoglio di poter finalmente tornare a celebrare un evento tradizionale, parte della storia di questo piccolo comune romagnolo, ribadendo ad ogni occasione la gratitudine nei confronti delle squadre di volontari che hanno consentito l’organizzazione della manifestazione e che presteranno il proprio tempo anche durante l’evento per consentirne il corretto svolgimento. Queste le parole dell’assessore Zangoli: “Tra le tante iniziative che hanno dovuto subire una battuta d’arresto a causa della pandemia c’è anche il Carnevale, che siamo felici di veder ritornare nel 2023. Il nostro ringraziamento va alle diverse realtà che animano il comitato organizzatore e ai tanti volontari che consentiranno lo svolgimento della manifestazione, una vera e propria festa collettiva molto attesa in particolare dalle famiglie santarcangiolesi”.
Il Carnevale di Santarcangelo di Romagna è pronto a tornare, il 19 febbraio 2023, a sfilare per le strade del centro storico. Quale evento migliore di una sfilata di carnevale per buttarsi alle spalle due anni di chiusura e distanziamento sociale?
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2023/01/carnevaleSantarcangelo.jpg960679adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2023-01-27 01:25:222023-02-02 18:24:37Torna il Carnevale di Santarcangelo di Romagna
Dal 21 al 25 luglio 2022 ritorna l’evento storico dedicato al medioevo, il Palio Storico di Albenga
L’evento riporta Albenga (provincia di Savona) al XIII secolo, dove i quattro quartieri si sfideranno per la conquista del Palio.
Tanti spettacoli, giochi ed eventi tutti all’interno di un’atmosfera tipica da notti del medioevo accompagnata dalle taberne aperte per un ampio spazio culinario.
Da non perdere durante la programmazione il Palio dei bimbi in Piazza.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2022/07/locandina_palio2022_web_low-e1658470073980.jpg600427adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2022-07-22 08:11:132022-07-22 08:11:13Palio Storico di Albenga dal 21-25 Luglio
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2022/07/umbriajazz22.png565524adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2022-07-08 09:31:162022-07-08 09:31:16Umbria Jazz 2022
Fino al 30 gennaio 2022 sarà in mostra presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli la mostra “Oro e Colore
nel Cuore dell’Appennino: Allegratto Nuzi e il ‘300 a Fabriano” curata da Andrea de Marchi e Matteo
Mazzalupi. La mostra rappresenta un omaggio alla città di Fabriano, al suo territorio e alle ricchezze
culturali che lo circondano, promossa dal Comune di Fabriano e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti
e con la collaborazione di diverse istituzioni italiane e internazionali. L’obiettivo degli organizzatori è stato
quello di riportare a Fabriano una trentina di opere del grande Maestro prestate per l'occasione, fra cui
undici tavole provenienti da musei stranieri. Le opere presenti sono affiancate a una serie di sculture di altri
artisti del territorio, sculture che nelle loro cromie, ma non solo, risentono in modo evidente dell’influenza
dell’artista Allegretto e della sua scuola. Il grande artista infatti introdusse nelle Marche tipologie ancora
ignote di complessi polittici e squisiti altaroli per la devozione individuale.
Allegretto fu soprattutto innovatore nelle iconografie, contribuendo alla diffusione della Madonna
dell’Umiltà in area adriatica, piegando le storie della Passione a interpretazioni originali e toccanti. Viene
ritenuto un grande sperimentatore soprattutto nelle tecniche pittoriche. Alla mostra fabrianese è collegata
anche l’esposizione su Ottaviano Nelli a Gubbio, a cura dello stesso Andrea De Marchi e Maria Rita
Silvestrelli e promossa dal Comune di Gubbio e dalla Direzione regionale dei Musei dell’Umbria.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2022/01/pinacotecacivica.png877681adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2022-01-28 08:23:472022-01-28 08:24:14Umbria - Mostra Oro e Colore nel Cuore dell’Appennino - Fino al 30 Gen
È in corso fino al 5 febbraio 2022 il 31° Festival “Castello di Gorizia”, premio Francesco Macedonio,
organizzato dal Kulturni dom di Gorizia, in collaborazione con il Collettivo Terzo Teatro di Gorizia con il
patrocinio del Comune di Gorizia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Gestione Fondo Gorizia della
Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia.
Una gran varietà di spettacoli andranno in scena presso il teatro Kulturni Dom, rendendo ogni serata magica. Perché andare a teatro? Perché è il “luogo dove tutto è finto ma niente è falso!”, così diceva il grande Gigi Proietti. Troverete il programma completo dei diversi spettacoli in scena sul sito http://www.terzoteatro.org/.
Scarica l’app Cittando per scoprire eventi come questo.
https://www.cittando.com/wp-content/uploads/sites/33/2022/01/200-x-140-1-1-1024x717-1.jpg7171024adminhttps://www.presslux.com/cittando/wp-content/uploads/sites/33/2016/02/Cittando-Logo-blue.pngadmin2022-01-27 08:16:502022-01-28 08:17:48Festival Teatrale Castello di Gorizia - Fino al 5 Feb
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