Il comune di Novafeltria – situato al centro della media Valle del Marecchia (33km da Rimini e 22km da San Marino), nonostante sia nato ufficialmente solo nel 1907, ha in realtà origini remote: un primo nucleo di persone si stabilirono qui già attorno all’anno 1000. 

E’ per questo che questo piccolo comune accoglie testimonianze di storia, cultura e architettura di periodi storici diversi, dal Medioevo al contemporaneo. Ecco una breve guida per scoprire tutte le cose da fare per una gita perfetta:

Teatro Sociale

Il Teatro Sociale di Novafeltria è il teatro più grande della Valle del Marecchia. Oltre ad ospitare interessanti stagioni teatrali e musicali, il teatro è un’attrazione in sé: la sua costruzione risale a prima del 1700 ed è un esempio di architettura e arredo liberty e art decò.

museo sulphurMuseo Storico Sulphur

Questo museo è unico nel suo genere: possiamo definirlo un museo di archeologia industriale, che ospita e ricostruisce sistemi e strumenti di produzione dei secoli scorsi. In particolare, nelle sale del museo vengono approfondite la mineralogia, la geologia, e l’attività mineraria che per secoli si è svolta a Perticara.

Pista Ciclabile del Fiume Marecchia

La Pista Ciclabile del Fiume Marecchia unisce Rimini a Novafeltria (e viceversa). La pista segue sostanzialmente tutto il corso del fiume il quale sfocia poco a nord di Marina Centro, un quartiere romagnolo che si affaccia sul mare e che è un vero e proprio polo turistico, soprattutto d’estate.

Il percorso parte addirittura dalla Toscana e si snoda all’interno della Valle del Marecchia attraversando bellezze naturali e borghi storici.

skypark bambiniSkypark

Non solo storia e cultura a Novafeltria: lo Skypark è un parco immerso nella natura in cui grandi e piccini possono praticare tiro con l’arco, arrampicata, skateboard, sky jump e cimentarsi in tante altre avventure.

Borgo SartianoBorghi di Novafeltria

Novafeltria ospita numerosi borghi storici che vale la pena visitare. In questi luoghi si viene trasportati indietro nel tempo e una semplice passeggiata può regalare emozioni suggestive e interessanti scoperte storiche, culturali e culinarie.

  • Borgo di Ca’ Rosello

Questo borgo, che prende il nome da un’antica casata, i Rosselli, che viveva in paese, è rimasto sostanzialmente immutato nel corso dei secoli. Insieme ad insediamenti più piccoli, formava il paese di Secchiano Marecchia del quale, oggi, resta solo la piccola corte conosciuta come Borgo di Ca’ Rosello, che vanta un pozzo storico e una piccola chiesa che risale al 1855.

  • Borgo di Miniera

Il Borgo di Miniera nasce nel corso del 1700. Il nucleo nacque per accogliere i lavoratori impegnati nelle ricerche minerarie nelle aree vicine.

  • Borgo di Perticara

Il Borgo di Perticara si trova alle pendici del Monte Aquilone, a 650 metri di altitudine. Questo Borgo è completamente immerso nella natura e si trova ad un crocevia di numerosi sentieri frequentati da escursionisti.

  • Borgo di Sartiano

Il Borgo di Sartiano ospita un antico castello, una chiesa che risale al XVI secolo e l’Oratorio di San Biagio dove, secondo la tradizione, il 3 febbraio di ogni anno si benedice il pane da consumare contro il mal di gola.

  • Borgo di Torricella

Il Borgo di Torricella è un borgo antico: sappiamo che fu abitato sin dalla preistoria.

  • Borgo di Uffogliano

Anche il Borgo di Uffogliano è un borgo antico risalente addirittura all’età del bronzo.

palazzo cappelliPalazzi storici vicino a Novafeltria 

Durante la tua visita a Novafeltria, poi, non lasciarti sfuggire una tappa agli interessanti palazzi storici. I più importanti sono:

  • Il Palazzo Cappelli, a Secchiano;
  • Il Palazzo Lombardini, a Novafeltria;
  • Il Palazzo Segni, a Novafeltria.

Per ulteriori info ed altre cose da fare, visita https://www.explorevalmarecchia.it/novafeltria-turismo-romagna/

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, possiamo finalmente assistere a un ritorno gradito e a lungo atteso, quello del Carnevale di Santarcangelo.

L’evento si svolgerà domenica 19 febbraio e, come sempre, si snoderà per le vie del centro storico di Santarcangelo di Romagna (10km da Rimini, 20km da Cesena). Come al solito, è stata una squadra di volontari a dare vita e rendere possibile questa colorata tradizione. Alla vigilia dell’evento, l’assessore al Turismo Zangoli ha voluto ringraziare proprio tutti i volontari che hanno preso parte al progetto: come ogni anno, a loro va il merito della realizzazione di questa iniziativa, ma i ringraziamenti per questo 2023 sono stati speciali: il ritorno del Carnevale di Santarcangelo è un segnale di ripresa e resilienza, a lungo atteso, e accolto da tutta la popolazione.

Nel 2020, il Carnevale di Santarcangelo, con le sue musiche, i suoi colori e la sua allegria, era stato l’ultimo evento tenuto in città prima delle chiusure dovute alla pandemia. Col tempo, il ricordo si è tinto di note nostalgiche: quelle strade piene di gente, i colori, i balli e gli abbracci del Carnevale 2020 sembravano un saluto, un arrivederci appena prima di essere costretti a stare distanti l’uno dall’altro per ben due anni.

Dopo gli stop del 2021 e del 2022, quindi, il ritorno del Carnevale di Santarcangelo nel 2023 è un forte segnale di ritorno alla normalità: è come riprendere da dove ci eravamo lasciati, e farlo in grande stile, con colori, musiche, danze, e cortei di persone che sfilano per le vie del centro storico. Non mancheranno, poi, gli eventi più apprezzati dal pubblico, come la sfilata dei carri allegorici e la tradizionale lotteria di Carnevale.

Quella del 2023 sarà la 19° edizione del Carnevale di Santarcangelo e sarà organizzata, come ormai da tradizione, da un comitato di cui fanno parte la Pro Loco si Santarcangelo, Città Viva, e l’associazione GM Group, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale, nella figura dell’assessore al Turismo Emanuele Zangoli, ha più volte espresso l’orgoglio di poter finalmente tornare a celebrare un evento tradizionale, parte della storia di questo piccolo comune romagnolo, ribadendo ad ogni occasione la gratitudine nei confronti delle squadre di volontari che hanno consentito l’organizzazione della manifestazione e che presteranno il proprio tempo anche durante l’evento per consentirne il corretto svolgimento. Queste le parole dell’assessore Zangoli: “Tra le tante iniziative che hanno dovuto subire una battuta d’arresto a causa della pandemia c’è anche il Carnevale, che siamo felici di veder ritornare nel 2023. Il nostro ringraziamento va alle diverse realtà che animano il comitato organizzatore e ai tanti volontari che consentiranno lo svolgimento della manifestazione, una vera e propria festa collettiva molto attesa in particolare dalle famiglie santarcangiolesi”.

Il Carnevale di Santarcangelo di Romagna è pronto a tornare, il 19 febbraio 2023, a sfilare per le strade del centro storico. Quale evento migliore di una sfilata di carnevale per buttarsi alle spalle due anni di chiusura e distanziamento sociale?

Par participare contatta il 338 8276102 o visita il sito della Pro Loco www.iatsantarcangelo.com.
Per ulteriori info su Santarcangelo e la Valmarecchia, visita explorevalmarecchia.it

carneval santarcangelo

Nonostante le difficoltà dovuto al periodo particolare che stiamo vivendo, le città italiane si sono organizzate per proporre ai bambini un evento magico in totale sicurezza: l’arrivo della Befana!

Queste giornate sono l’ideale da trascorrere in famiglia; quest’anno, le aree saranno accessibili solo con mascherina e greenpass, e in qualche occasione l’ingresso sarà consentito solo a un numero finito di persone… in ogni caso, con qualche accortezza e un po’ di pazienza, anche questo 6 gennaio i bambini e i loro accompagnatori avranno di che divertirsi!

Esploriamo gli eventi organizzati in alcune regioni d’Italia per accogliere la Befana!

La Befana in Centro Italia

Le tradizioni del Centro Italia relative alla Befana sono divertenti e particolari.

In Toscana, per esempio, la Befana viene accompagnata dai Befani: questo gruppo variopinto attraversa le vie delle città cantando le canzoni della tradizione maremmana.

La Befana di Piazza Navona

La Befana di Piazza Navona è una tradizione romana alla quale locali e turisti non possono rinunciare. Tra le bancarelle che allestiscono il mercatino, il 6 gennaio la Befana arriva a sorprendere i bambini e a consegnare dolci e carbone.

L’arrivo della Befana Perugia

La Befana ha sempre qualche problema a raggiungere la città Perugia… per questo, deve sempre chiedere l’aiuto dei Vigili del Fuoco! In piazza IV Novembre, ogni anno, la Befana – aiutata dai Vigili del Fuoco, si cala dal campanile del Complesso di Santa Giuliana, sopra la folla e i bambini che la chiamano a gran voce!

Una volta a terra, la Befana distribuisce calze e dolci a tutti i bambini.

La Befana al Nord

Il Corteo dei Re Magi a Milano

Il corteo dei Re Magi si svolge ogni 6 gennaio in Piazza Duomo, a Milano. Il corteo, accompagnato dalla banda musicale, si conclude in basilica dove i Re Magi concludono la cerimonia offrendo i doni tradizionali davanti al presepe vivente. Oltre al famoso corteo, tra le strade del centro storico si snoda il tradizionale mercatino di Natale.

La festa del Panevin

La festa del Panevin è una tradizione della città di Treviso. La città si accende di oltre 200 fuochi: la tradizione vuole che davanti ai fuochi di invochino i buoni raccolti per il nuovo anno. I trevigiani, a seconda della direzione delle scintille del fuoco, sanno leggere l’andamento dell’anno futuro.

La festa è inoltre accompagnate da balli, canti e il vin brulèe della tradizione trevigiana.

La Befana Al Sud

La Befana di Cagliari

I giorni del 5 e 6 gennaio, per le strade di Cagliari si aggira una Befana che distribuisce doni ai bambini. Il 6 gennaio, poi, una befana acrobatica, sui trampoli, distribuisce palloncini e si reca al Teatro Civico dove scenderà dal palco su un trapezio volante.

Gli eventi legati alle tradizioni della Befana e dell’Epifania sono numerosi in tutte le Regioni d’Italia. Scoprili sull’app Cittando, l’app che ti dice cosa fare nel tempo libero!

 

I mercatini di Natale fanno parte di una vera e propria tradizione lunga più di 600 anni! Le prime testimonianze di mercati invernali all’aperto risalgono infatti addirittura al 1430. Pare che in quell’anno, nella città di Dresda, in Germania, già  fosse attivo un mercato dalle caratteristiche simili a quelli dei mercatini di Natale che conosciamo oggi.

Dalla Germania i mercatini di Natale si sono diffusi un po’ in tutta Europa, anche se alcune regione e località rimangono più legate a questa tradizione. In Italia. per esempio, è la provincia di Bolzano ad essere considerata uno dei punti focali dei mercatini invernali di Natali.

In questa regione, infatti, sono infatti attivi alcuni dei mercatini più famosi e frequentati: il più tradizionale si tiene luogo a Bolzano, ma ce ne sono di altrettanto vasti e conosciuti anche a Bressanone e Vipiteno.

I mercatini di Natale non si tengono solo in un arco di tempo prossimo al Natale. Sono attivi, infatti, già da Novembre e continuano ad esserlo anche nel mese di Gennaio.

Il Mercatino di Natale a Bolzano

Il mercatino di Natale italiano più tradizionale è quello che si tiene ogni anno a Bolzano. Tra le sue bancarelle, si trovano prodotti gastronomici tipici, dolci, ma anche prodotti di artigianato unici, che non hanno simili nel mondo della grande produzione.

Nonostante i mercatini, come si sa, si svolgono all’aperto, essendo luoghi che possono diventare molto affollati, le regole anticovid hanno stabilito che si potrà accedere con il green pass e che sarà obbligatorio l’uso della mascherina.

Il mercatino di Merano

Per gli amanti dell’artigianato il mercatino di Natale di Merano è un appuntamento obbligatorio. Quest’anno, il mercatino di Merano vanta una organizzazione eccezionale: hanno addirittura preposto uno spazio per la vaccinazione anti covid senza appuntamento!

Anche per accedere agli spazi del mercatino di Natale di Merano, infatti, sarà necessario il green pass.

I mercatini di Natale in sicurezza

I mercatini di Natale organizzati in Italia e in Europa, sono famosi quelli in Austria, sono molto numerosi. Consulta l’app Cittando per trovare quello più vicino a te, oppure per scegliere una meta in modo da poter unire allo shopping natalizio una vista in una città che non conosci!

Esiste un turismo diverso dai luoghi affollati e i locali pieni. Un turismo diverso da quello delle metropoli e dallo shopping sfrenato. Si chiama Il turismo dell’olio ed è un’occasione per rilassarsi, fare esperienze indimenticabili, imparare ad apprezzare l’olio extra vergine d’oliva e le tradizioni dei luoghi che si visitano.

Il turismo dell’Olio: in cosa consiste?

Il turismo dell’olio include un’ampia varietà di luoghi e di esperienze. Ti conduce negli angoli d’Italia in cui è più sentita la tradizione dell’olio d’oliva, dalle campagne umbre, che ospitano uliveti che sembrano provenire da altri tempi, ma anche percorsi benessere che sfruttano le proprietà dell’olio per massaggi benessere e trattamenti alla pelle.

Ma il turismo dell’olio è anche visite guidate nei frantoi e lungo gli uliveti, le cene all’aperto, le degustazioni, i laboratori didattici per bambini, eventi enogastronomici per famiglie e per gli appassionati.

Il turismo dell’olio: dove ti porta?

Camminata tra gli olivi

Ogni anno, il 24 ottobre l’Associazione Nazionale Città dell’Olio organizza la giornata nazionale della camminata tra gli olivi. Nelle  17 regioni coinvolte nell’iniziativa (dal Veneto alla Sardegna), durante questa giornata è possibile camminare e farsi guidare nei suggestivi paesaggi degli uliveti che si perdono a vista d’occhio sulle colline italiane.

Le città coinvolte sono ben 142; le passeggiate sono, in genere, organizzate ed hanno una lunghezza variabile tra i 2 e i 7 chilometri ed un tragitto che si conclude in un frantoio, un’azienda olivicola o un palazzo storico presso i quali i partecipanti possono degustare assaggi di prodotti tipici e del classico pane e olio!

Oliamo e Mangiamo a Spello

A Spello, in Umbria, l’oleoteca Extra Vergine propone un vero e proprio rituale dell’olio. E’ una esperienza dedicata alla percezione del gusto e all’analisi sensoriale guidata per scoprire fino in fondo tutti i segreti del mondo dell’olio.

Si tratta di un percorso di apprendimento per appassionati e lavoratori del settore culinario, ma anche di un’esperienza unica nel suo genere per curiosi e turisti.

Oltre all’assaggio dell’olio, e degli olii, questa è anche un’occasione per apprendere nuove ricette e come abbinare il giusto olio ad ogni cibo.

Raccolta delle olive

In alcune regioni d’Italia, la raccolta delle olive è quasi una ricorrenza. Ogni anno, in diversi periodi dell’anno più appropriati alla raccolta delle olive nelle diverse regioni, famiglie e amici si riuniscono negli uliveti e procedono alla raccolta delle olive.

E’ un’occasione per passare del tempo insieme all’aria aperta, ma anche per apprendere tradizioni che altrimenti sarebbero dimenticate. Per non parlare delle numerose occasioni che si creano tra gli olivi di ascoltare racconti e storie degli anziani, su come si facevano le operazioni di raccolta una volta e su tutti gli aneddoti legati a un tempo diverso e nostalgico.

E’ un’esperienza talmente unica e piacevole, che spesso la raccolta richiama anche estranei, persone che offrono il loro aiuto solo per partecipare a questa tradizione. A Fasano in Puglia, la raccolta delle Olive è diventata un evento turistico. L’azienda Agrituristica San Martino ospita da anni gruppi di turisti che partecipano alla raccolta delle olive in cambio di vitto e alloggio: un’esperienza senza pari anche dal punto di vista del budget!

Mare Forza Olio

A Tremoli, in Molise il ristorante Oyster Fish propone cene a tema nelle quali la proposta culinaria si accompagna a attività formative. Immersi in un paesaggio rurale, è possibile apprendere tutti i segreti dell’olio mentre si degusta una cena all’aperto circondati dagli ulivi molisani.

Il turismo dell’Olio offre tantissime altre opportunità simili e diverse da queste. Consulta l’app Cittando per scoprire altri modi di conoscere luoghi e tradizioni!

Questa domenica in 143 città e 17 regioni torna la giornata nazionale della Camminata tra gli Olivi, un’iniziativa promossa dall’Associazione Cittá dell’Olio.

Camminare circondati dal suggestivo paesaggio degli olivi, che in ogni parte d’Italia vestono le nostre colline è l’esperienza inedita e unica. È un’occasione per ristabilire un legame con la propria terra.

Esperienza tra gli uliviGli itinerari sono passeggiate dai 2 ai 7 chilometri dedicate a famiglie e appassionati alla scoperta del patrimonio olivicolo italiano attraverso paesaggi legati alla storia ed alla cultura dell’oro verde.

Ogni Comune ha creato un tragitto tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale che si conclude in un frantoio, un’azienda olivicola o un palazzo storico dove ai partecipanti sarà offerta una degustazione di pane, olio e prodotti tipici.

Scarica l’app di Cittando o visita il sito www.camminatatragliolivi.it per scoprire tutti gli itinerari.

A volte diamo per scontato di vivere nel paese più bello del mondo. Sarà pure orgoglio tutto italiano, ma i fatti parlano chiaro: l’Italia è il paese con il maggior numero di siti UNESCO del mondo.

Progettiamo le nostre vacanze all’estero, sogniamo le Hawaii o Dubai e manchiamo di visitare i posti più incredibili che abbiamo all’interno dei nostri confini. Se la pandemia ha ridotto le possibilità di viaggiare all’estero per un po’, perchè non approfittare e scoprire i segreti del nostro bellissimo paese?

Cosa significa “sito UNESCO”?

Un sito UNESCO può essere davvero così speciale. La risposta è sì: l’UNESCO riconosce i luoghi, monumenti, e centri storici più unici non a livello italiano o europeo, ma a livello mondiale! I luoghi vengono insigniti come Patrimonio Mondiale e solo gli angoli della terra più speciali meritano tale onore. Come spiega l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, ai siti Patrimonio Mondiali viene riconosciuto di essere unici, eccezionali testimonianze del percorso dell’essere umano sulla Terra.

Questa associazione si occupa di supportare le istituzione e gli enti responsabili della gestioni dei siti UNESCO in Italia, perché essere insigniti del titolo di Patrimonio Mondiale UNESCO è anche una responsabile. Per i viaggiatori, è anche un punto di riferimento per ispirare viaggi, scoperte, e curiosare tra le gallerie fotografiche.

Patrimoni Mondiali UNESCO in Italia

Quando pensiamo ai siti UNESCO in Italia pensiamo sempre ai più famosi: il centro storico di Roma e quello di Firenze, il Cenacolo di Leonardo da Vinci, l’Etna… ma sapevi che l’Italia consta ben 58 siti UNESCO? Dei più, non abbiamo mai sentito parlare, eppure sono i luoghi più unici e speciali del nostro paese?

Cittando è l’app che ti aiuta a decidere cosa fare nel tempo libero. In questo articolo, ti diamo l’ispirazione per le tue più uniche avventure, senza uscire dal nostro bellissimo paese. Scopriamo insieme i Patrimoni Mondiali italiani che non conoscevi!

I siti UNESCO italiani che non conoscevi

 

Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia

La Necropoli Etrusca di Cerveteri e Tarquinia è la testimonianza più antica che abbiamo della civiltà etrusca e sono memoria delle usanze funerarie di questo popolo. Ma non aspettatevi un noioso museo da visitare dietro una guida: le necropoli sono un museo a cielo aperto e sono come non te le aspetti.

TI sembrerà di camminare in una città su un altro pianeta, con cupole e grotte scavate o realizzate nella terra, complessi di monumenti, e al loro interno opere pittoriche ancora intatte. Ma non siamo su un altro pianeta! E’ “solo” un angolo del nostro Bel Paese!

Necropli Etrusca Cerveteri

 

Su Nuraxi

Su Nuraxi è un sito archeologico che si trova in Sardegna. E’ ciò che resta di un insediamento umano risalente all’età del Bronzo. Siti come questo sono tipici dell’isola e sono conosciuti come nuraghi. Su Nuraxi di Barumini è uno dei più vasti e meglio conservati.

La visita al parco è un tuffo in un altro tempo: mentre si passeggia tra i resti archeologico, come si farebbe in qualsiasi parco della propria città, si ammirano i resti di torri, case, strade, muri… E’ come se il tempo che passa ti cadesse addosso e ti levasse il fiato!

NuraXI UNESCO

 

Basilica di San Francesco ad Assisi

Di Basiliche in Italia ce ne sono tante, e vale la pena visitare molte di esse. Ma nessuna è come la Basilica di San Francesco d’Assisi. Il complesso è capace di toglierti il fiato non solo da fuori l’edificio, ma da fuori dalla città stessa!

Mentre si arriva ad Assisi, situata in cima a una collina, la Basilica si individua in maniera inconfondibile: è costruita a strapiombo su un precipizio, e ti viene da chiederti non solo come abbiano fatto a tirarla su, ma anche come gli sia venuto in mente di farlo!

La Basilicata è poi costituita da due edifici, uno superiore e uno inferiore. Quello inferiore è una vera e propria cripta, in cui i giochi di luce creano suggestioni senza paragoni.

Basilica san francesco

 

I Sassi di Matera

Sui Sassi di Matera si fanno tante battute: “dei semplici sassi sono diventati Patrimonio dell’UNESCO?” Poi si arriva a Matera, si capisce cosa sono i Sassi e si resta impressionati dalla cosa più strana e bella che si possa vedere.

I Sassi di Matera sono abitazioni scavate nella roccia. Invece che tirare su stanza, gli abitanti le scavavano nelle pareti di roccia. Invece che appendere una mensola, si scavava una nicchia nella roccia.

E non aspettatevi di vedere due o tre case costruite in questo modo! I Sassi di Matera sono un intero villaggio costruito in questo modo!

Matera Unesco

L’Italia è il paese più bello del mondo, lo dice anche l’UNESCO. Non perdere più tempo a decidere cosa fare per divertirti e rilassarti. Per scoprire altri segreti del nostro Bel Paese, scarica Cittando, l’app per il tuo tempo libero!

Quello di Forte dei Marmi non è il solito mercato. E’ un vero e proprio appuntamento con lo shopping glamour e con la qualità del Made in Italy.

Le bancarelle degli Ambulanti di Forte dei Marmi non sono bancarelle qualsiasi. Storicamente, questo mercato veniva frequentato dalla nobiltà – non solo toscana – e oggi è diventato una destinazione d’elite frequentata dal jet set nazionale ed internazionale. Qui, ricchi imprenditori acquistano ceramiche, pelletterie, abiti, lenzuola, asciugamani e prodotti di artigianato con la garanzia di qualità del marchio del consorzio degli ambulanti di Forte dei Marmi.

Ma è davvero tale la qualità e la ricercatezza della merce? La risposta è assolutamente sì, e a fare da garante c’è il marchio registrato degli Ambulanti di Forte dei Marmi, esposto su ogni banco. E’ dal 2002, infatti, che gli ambulanti del mercato di Forte dei Marmi si sono organizzati in un consorzio per tutelare l’unicità e l’originalità di questa tradizionale, ma anche per garantire ai clienti continuità e qualità.

Per comprendere quanto sia unica questa realtà, basta pensare a tutte le imitazioni che ci sono state. Anche per questo è nato il Consorzio nel 2002, per proteggere l’unicità degli Ambulanti di Forte dei Marmi e per proteggere i consumatori che oggi hanno la possibilità di riconoscere il vero mercato di Forte dei Marmi dalle numerose imitazioni. Il marchio de il Consorzio degli Ambulanti di Forte dei Marmi, oggi, è un marchio unico e registrato sinonimo di originalità e qualità del Made in Italy.

Calendario Mercato Forte dei MarmiOggi il mercato di Forte dei Marmi è diventato itinerante e sempre più persone hanno l’opportunità di avventurarsi tra le bancarelle d’elite. Passeggiare e fare acquisti al mercato di Forte dei Marmi, però, è una vera e propria esperienza… è proprio per questo che il mercato è considerato un vero e proprio evento nelle città che lo ospitano.

L’obiettivo degli eventi-mercato degli Ambulanti di Forte dei Marmi è quello di portare l’eccellenza dell’artigianato Made in Italy anche fuori dai confini toscani. Chiamare i mercati di Forte dei Marmi “eventi” non è affatto esagerato: ogni evento attrae circa 20.000 persone con punte, ove gli spazi lo permettono, che arrivano a 90.000!

Il significato di questi eventi vuole essere anche un ritorno a una tradizione commerciale capace di esaltare l’espressione dell’artigianato al meglio. Ecco perchè visitare il mercato è una vera e propria esperienza e non solo l’occasione per acquisti convenienti, unici, e di qualità.

Per i più interessati allo shopping, non c’è meta migliore del mercato-evento di Forte dei Marmi per avere accesso alla migliore produzione nazionale di tessuti, cachemire, pellicceria, stoffe pregiate, pelletteria di alta qualità, biancheria per la casa, ma anche porcellana, bijoux e tanto altro… tutto esclusivamente legato a una produzione artigianale, unica e di qualità, che porta il marchio originale registrato degli Ambulanti di Forti dei Marmi.

Il mercato-evento degli Ambulanti di Forte dei Marmi è pronto a ripartire: non perderti i prossimi eventi in giro per l’Italia:

  • Sabato 16 ottobre: Azzano Decimo, Pordenone, Piazza Libertà;
  • Domenica 17 ottobre: Treviso, Piazzale Burchiellati;
  • Sabato 23 ottobre: Fiumicino, Roma, Darsena, zona Viale Traiano.

Per venire a conoscenza di altre opportunità peculiari attorno a te, scarica Cittando, l’app per scoprire cosa fare nel tempo libero!

Assistiamo nuovamente all’edizione di “Io Vado al Museo – Domenica al museo”.

Ogni prima domenica del mese, infatti, tutti i musei e anche le aree archeologiche – da ottobre a marzo 2022 – daranno accesso ai cittadini liberamente.

Nel 2019 c’è stato un vero boom, aumentando così la porzione di turismo interessata ai musei e al patrimonio culturale italiano.

Infatti, il Ministero per i beni e le attività culturali ha promosso la campagna “Io Vado al Museo” dal 2014 per incentivare il turismo e favorirlo anche per chi non può permettersi l’ingresso al museo.

Quindi dal prossimo ottobre a marzo 2022, per tutte le prime domeniche del mese, possiamo confermare l’ingresso gratuito ai musei e ai luoghi della cultura del MiBACT.

Quali saranno i prossimi eventi gratuiti al museo per le domeniche interessate?

È semplice! Basta scaricare l’app gratuita Cittando o consultare il sito ufficiale di Io Vado al Museo e così si possono trovare tutti i musei, le aree di interesse archeologico e i parchi stati aperti gratis, suddivisi ovviamente per regioni e città.

NB: prima di fare qualsiasi visita, consigliamo sempre di telefonare alla sede del museo e consultarne il sito per verificare che sia davvero così!

Musei gratis a Roma domeniche 2021/22

Ebbene, ci sono molti musei gratuiti anche nella nostra bellissima capitale.

Alcuni sono anche visitabili tutto l’anno gratuitamente come: Galleria Nazionale San Luca; Museo Storia della Liberazione; Museo Casal de’ Pazzi; Museo Boncompagni Ludovisi; Museo Mario Praz; Museo Napoleonico, Casa Museo di Pirandello, Museo della Zecca Italiana e Istituto Centrale per la Grafica.

Invece ogni ultima domenica del mese, i Musei Vaticani sono aperti al pubblico a costo zero e l’orario d’apertura dalle 9.00 alle 14.00.

(Ultimo ingresso alle 12.30 nel caso in cui il giorno coincida con una festività).

Questo ed altro per vedere la Cappella Sistina, no?

Quali sono i musei gratis in Italia?

Tra i musei gratuiti in Italia e non solo aperti la prima domenica del mese al pubblico, abbiamo:

  • Museo Madre di Napoli (apertura gratis ogni lunedì)
  • Hangar Bicocca (sempre gratis )
  • Colosseo (ogni prima domenica del mese)
  • Reggia di Caserta (ogni prima domenica del mese)
  • Galleria degli Uffizi (ogni prima domenica del mese)
  • Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (ogni primo martedì del mese)
  • Gallerie d’Italia in Piazza della Scala a Milano (sempre gratis)
  • Museo storico della Liberazione (sempre gratis)
  • Gallerie d’Italia Milano (sempre gratis)
  • Casa Museo Boschi di Stefano a Milano (sempre gratis)
  • Museo del Risorgimento Milano (ingresso free tutti i giorni dalle 14.00 alle 17.00)
  • Musei del Castello Sforzesco e la Pietà Rondanini di Michelangelo (ingresso free tutti i giorni dalle 14.00 e da mercoledì a domenica dalle 16.00 alle 17.00)
  • Galleria d’Arte Moderna Milano (gratis ogni giorno un’ora prima della chiusura).

Quali sono i musei gratis a Firenze?

  • Galleria degli Uffizi, prima domenica del mese
  • Museo Nazionale del Bargello, prima domenica del mese
  • Galleria dell’Accademia, prima domenica del mese
  • Museo delle Cappelle Medicee, prima domenica del mese
  • Palazzo Pitti, prima domenica del mese
  • Giardino di Boboli, prima domenica del mese per i non residenti
  • Museo di Palazzo Davanzati, prima domenica del mese.

Per restare sempre aggiornati sui musei gratuiti sia la domenica che in altri giorni della settimana, vi consigliamo di consultare l’app di Cittando o visionare i siti di riferimento.

Sei a Roma con la famiglia, hai già fatto visto l’Altare della Patria e il Colosseo da fuori, e sei a corto di idee? Ecco 10 attività da fare a Roma insieme alla tua famiglia. Rendi la tua permanenza indimenticabile con vere esperienza romane!

1.   I sotterranei del colosseo

Se si è a Roma in vacanza, per un weekend o anche per un solo pomeriggio, non si può non andare a visitare il Colosseo. La maestosa area offre uno spettacolo senza tempo. Il tour all’interno dell’edificio porta nei sotterranei, al foro romano, e nell’arena vera e propria; la visita avviene con una guida che illustra i segreti del Colosseo.

2. Tour notturno in Mini cabriolet

Roma di notte è un’esperienza da vivere! Le Mini Cabriolet la rendono più divertente che mai, con i passeggeri che possono sporsi dal tettuccio, scattare fotografie e solo godersi l’atmosfera romana. Il tour si ferma negli angoli di Roma più famosi e caratteristici: ecco come vedere tutta Roma in una notte!

3. Volo in mongolfiera

Roma è bella dal basso, dall’interno, e anche dall’alto. Milano Mongolfiere gestisce in via Flaminia un servizio di Tour aereo sopra Roma in mongolfiera disponibile nei weekend. Il tour è adatto anche ai bambini – purché accompagnati da un adulto – ed è solo sconsigliato a chi ha problemi alla schiena.

4. Scuola di gladiatori

Per passare un paio d’ore divertenti e romane che più romane non si può, a Roma si può prenotare una Scuola per Gladiatori in piccoli gruppi. Un’esperienza divertente da fare in famiglia e con gli amici. E’ anche un’ottima occasione, per grandi e piccini, per apprendere un pezzo di storia del nostro paese.

5. Tour di Castel Gandolfo

Castel Gandolfo è conosciuto come la residenza estiva dei Papi, ma è anche un borgo romano che vale la pena visitare. Il borgo si affaccia sul lago, dove è possibile prenotare una gita in kayak guidata con nuotata nel lago inclusa!

6. Teatro Di Pulcinella

Una visita alla terrazza sul Gianicolo può riservare grandi sorprese. Oltre all’incredibile vista su Tevere e sul Vaticano, in questa piazzetta (Piazzale Garibaldi) ci sono giostre e, nei weekend, vengono messi in scena degli spettacoli di marionette del Teatrino di Pulcinella.

7. Explora

I musei sono noiosi e la maggior parte delle volte non si capisce cosa si sta guardando: di solito è questo che pensano i bambini durante le uscite ai musei con la scuola. Lascia che si ricredano ad Explora il Museo per Bambini situato in Via Flaminia. Un luogo pensato apposta per i bambini perché imparino in modo divertente: l’accento è posto sul divertimento, per cui l’esperienza somiglia più a quella di un parco giochi che alla solita visita al museo.

8. Santuario dei Gatti

I gatti di Roma sono famosi quanto il colosseo e quanti i romani. La loro presenza è tutelata addirittura da una legge che vuole preservare la comunità felina della capitale. La comunità di gatti randagi più famosa è quella Largo di Torre Argentina: se vuoi vedere qualcosa di particolare con la famiglia, facci un salto: i gatti gironzolano e sonnecchiano tra statue di marmo, resti di colonne e di edifici.

9. EurPark

Attività all’aperto, attività fisica e tanto sano divertimento: l’EurPark propone percorsi e attività per tutta la famiglia per divertirsi mantenendosi attivi e imparando anche qualche trucchetto utile per cavarsela da soli in ogni situazione!

10. Bioparco

Per una giornata all’aperto, l’appuntamento immancabile è con lo zoo di Roma: il Bioparco. Una passeggiata perfetta per tutta la famiglia tra animali che provengono da ogni parte del mondo.

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